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All’aeroporto Walter trovò, a sorpresa, oltre Cinzia anche i suoi genitori.
Non li vedeva da qualche settimana, anche se il contatto telefonico era sempre costante, almeno una volta al giorno.
Il signor Giorgio Mastrelli era da qualche anno in pensione, ma lasciare il posto in banca per lui non era stato particolarmente traumatico, come per altri suoi colleghi.
Continuava a prestare consulenza finanziaria in uno studio privato del quale era socio fondatore, ma aveva finalmente anche il tempo per seguire gli interessi di famiglia, legati ai suoi fondi di investimento e all’amministrazione di un alcuni immobili in locazione, certamente in maniera più approfondita di quando era costretto a stare otto ore al giorno sulla sua scrivania di funzionario nell’azienda di credito dove aveva prestato servizio per quasi quarant’anni.
Sua madre Adele Zarzi, ex professoressa di scienze, si occupava invece delle faccende domestiche di routine ma anche della gestione della villa di famiglia con darsena sul lago di Como, dove in estate andavano a villeggiare anche Walter e Cinzia.
Insomma, Walter da buon figlio unico di famiglia benestante se la sarebbe passata molto bene anche senza il suo ottimo lavoro all’interno di YouGlobe.
– Come mai questa sorpresa? – chiese abbracciando entrambi i suoi genitori dopo aver baciato Cinzia.
– Avevamo desiderio di vederti in carne ed ossa e non dietro uno schermo televisivo – esordì suo padre.
– Dovresti conciliare le tue esigenze lavorative con il bisogno di abbracciarti che hanno i tuoi vecchi – incalzò la madre.
– Porca miseria! Ma sempre di vecchiaia parlate?….Ma se sembrate due teen-ager scappati da scuola!!
– Menzogna, figlio mio! Generosa e affettuosa menzogna…ma sempre di bugia si tratta.
– No, non è vero papà…vi trovo realmente in splendida forma.
Presero tutti insieme il primo taxi e partirono verso “quel ramo del lago di Como” dove già si era già trasferita la famiglia Mastrelli per trascorrere l’estate.
In auto, inevitabilmente, il discorso cadde sulla incessante caccia alla chimera intrapresa da Walter e Cinzia.
Fu papà Mastrelli che prese subito l’argomento.
– Raccontaci cosa hai scoperto di nuovo durante questa tua trasferta.
– Mah! Ti confesso che sono un po’ scoraggiato; sono tutti molto disponibili, ma in pratica nessuno mi ha detto qualcosa di veramente interessante. Sono sempre allo stesso punto, tra l’altro ora c’è pure il morto e le cose si complicano. _______
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Walter uscì dalla tasca la foto della scena del delitto e la porse a Cinzia.
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– Guarda che orrore la foto del cadavere di Magnusson, mai visto nulla di simile…gli manca in pratica tutta la zona viscerale.
– Ma è strano ….- notò Cinzia
– Cosa?
– Per quanto siano presenti molte macchie ematiche…mi sembra … umhhh!!
– Che c’è Cinzia!….Mi sembri il Tenente Colombo…cosa vuoi dirmi?
– Penso che sul luogo di un omicidio così cruento debba esserci molto più sangue, gli spruzzi dovrebbero essere ovunque, e invece sono solo in prossimità del cadavere….poi mancano le parti della zona addominale…sono state asportate dall’assassino?
– Porca miseria, Cinzia! Seguire C.S.I in televisione ti ha indottrinato! Sì, qualcosa in merito la scientifica svedese me l’aveva già segnalata, non pensavo che tu potessi giungere alle stesse conclusioni solo alla prima osservazione di una foto anche poco dettagliata ….complimenti!!
– Il cervello funziona indipendentemente dalla quantità di dati immagazzinati, ma una maggiore conoscenza aiuta di certo a riflettere meglio.
– Manco tre giorni … e scopro di convivere con Piero Angela.
In auto risero tutti di cuore, compreso il tassista anche se cercò di non farsi notare.
– Dai!! Finiscila di scherzare, qui c’è proprio qualcosa di strano.
– Ne sono convinto anche io, c’è pure la posizione che non mi convince…uno che si trova di fronte ad un bestione preistorico dovrebbe cercare di scappare, o se il bestione lo colpisce nel sonno dovrebbe rimanere sul posto, morendo in pratica sul colpo…e invece il cadavere viene trovato di traverso, perpendicolare alla normale postura sul letto….mah!! Non mi convince proprio.
Intervenne il signor Mastrelli.
– E il secondo delitto è ancora più strano…..
– Quale secondo delitto?? – reagì Walter saltando letteralmente sul sedile dell’auto.
– Ah, già…tu eri in volo quando hanno dato la notizia.
– Ma quale notizia, cosa mi sono perso?
Cinzia prese per il braccio Walter nel tentativo di rasserenarlo e di stemperare la tensione che improvvisamente era esplosa all’interno del taxi.
– Mentre tu tornavi da Firenze la Polizia svedese ha comunicato che è stata trovata uccisa anche Ester Serrano. L’hanno trovata nel giardino di casa sua, pare morsa come Magnusson, ma in più il corpo è stato bruciato. La Scientifica è risalita all’identità del cadavere solo grazie ad una protesi dentaria ed al suo bastone di metallo, uniche cose rimaste integre nel rogo che ha carbonizzato completamente il cadavere. La zona addominale, anche se distrutta dalle fiamme sembrerebbe alterata da un unico grande morso.
– Ancora la chimera!!
– Già! Sembra proprio così.
Il papà di Walter approfittò dell’ultima frase di Cinzia per iniziare quella discussione che evidentemente tentava di instaurare da tempo e che costituiva il vero motivo della presenza in aeroporto sua e della moglie accanto a Cinzia.
– Io e mamma volevamo dirti qualcosa in proposito. Ci siamo resi conto che la questione sta diventando ogni giorno sempre più pericolosa. Da quando hai dato in pasto alla stampa ed al mondo intero la tua ipotesi sul collegamento della vicenda con la profezia di Nostradamus la situazione sembra precipitare in un baratro di violenza.
Non voglio di certo attribuirti colpe che non hai, ma sta di fatto che da quando ti occupi così approfonditamente della storia la Chimera sembra aver preso la decisione di attaccare tutti i componenti dell’originale staff dello scienziato svedese.
– Visto che parliamo di Svezia da quello che dici sembra che io abbia scatenato il Kraken, il mostro marino della mitologia scandinava.
– No, non voglio dire questo…ma non puoi negare che il risveglio della Chimera coincide pericolosamente con l’enorme interesse televisivo “scatenato” da te…adoperiamo pure il tuo termine.
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L’autista del taxi guidava con la testa proiettata all’indietro per seguire meglio la discussione.
Come tanti altri diversi milioni di persone nel mondo era un appassionato della vicenda e non gli sembrava vero poter attingere notizie fresche in anteprima assoluta, e proprio direttamente dalle star televisive protagoniste dello show mediatico, presenti in carne ed ossa nella sua auto.
A quel punto intervenne la signora Adele.
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– Devi capire che papà ed io siamo molto preoccupati per te e Cinzia, siete sottoposti al rischio di una ritorsione della Chimera.
– Ma che c’entriamo noi con la Chimera? Che possa odiare chi l’ha messo al mondo è concepibile, ma perché prendersela anche con me e Cinzia?
– Pensaci un poco. – riprese Giorgio Mastrelli – siete stati voi a destare l’attenzione su di lui, a risvegliarlo dal suo lungo sonno e ad aprire la caccia contro quest’essere che se ne stava nascosto nel suo mondo, senza disturbare nessuno.
Walter iniziò ad innervosirsi e alzò il tono della voce.
– Intanto la caccia alla Chimera, come la chiami tu, è stata aperta per salvargli la vita in seguito all’appello di suo padre, e poi per me e Cinzia questo è lavoro…il nostro lavoro. Il programma che abbiamo realizzato è frutto della nostra attività professionale. Il nostro mestiere è quello di diffondere le notizie, di aprire dibattiti, di informare la gente…se no saremmo entrati in banca pure noi, come hai fatto tu.
– Ma perché devi offendere papà? – incalzò la mamma di Walter, ottenendo però una strana risposta da suo marito.
– E perché dovrei offendermi? Il fatto di essere entrato in banca non è un certo un demerito, anche questo è un mestiere …proprio come quello di giornalista. Se nel corso degli anni le banche sono diventate quello che sono la colpa è di alcuni banchieri, della loro incapacità e della loro tendenza a truffare che oggi ci fa sembrare tanti avvoltoi….ma prima non era così.
– Certo! – commentò Cinzia – ogni lavoro ha la sua dignità, tutto sta nel mondo in cui si affronta la propria professione. Noi lo facciamo con entusiasmo e impegno, proprio come ha fatto lei per tanti anni, signor Mastrelli, non è voglia di protagonismo come potrebbe apparire mettendoci sullo stesso piano di tanti nostri colleghi affamati di gloria mediatica.
– Ma tu cosa vorresti papà? Che lasciassimo tutto, proprio in questo momento!
– No di certo, ormai siete troppo coinvolti, ma potreste mollare un po’ di responsabilità ad altri vostri colleghi di YouGlobe….per esempio a Franco Sereni, ho sentito la sua conferenza stampa, ora vorrebbe condurre lui il vostro programma proprio in seguito agli omicidi di questa vicenda che hanno stravolto le competenze all’interno della vostra compagnia televisiva.
– Ora ti ci metti pure tu con questa storia di Franco Sereni! Ci incontreremo proprio domani con il direttore dell’emittente…sapremo così cosa ha deciso in proposito e ci comporteremo di conseguenza. Forse la tua richiesta sarà esaudita per superiori volontà, ma per noi sarà una sconfitta, questo lo capisci, vero?
– Per il bene che ti vogliamo io e mamma non possiamo di certo augurarci che le cose vadano male nel tuo lavoro, i tuoi successi sono anche i nostri, ma in questa storia predominano le nostre paure e preferiremmo che tu e Cinzia foste meno esposti.
Il tassista molto lentamente riportò la testa nella originale posizione, abbandonando la discussione dei suoi clienti. Aveva già sentito abbastanza, e non poteva nascondere una forte delusione nell’aver sentito, direttamente dagli interessati, che i suoi idoli televisivi sarebbero probabilmente usciti dal palcoscenico mediatico.
Il giorno dopo per Walter e Cinzia fu un’altra giornata indigesta.
Al loro arrivo a YouGlobe trovarono ad attenderli il solerte Pippo Bretoli, il proto della testata TG white, che corse subito verso di loro non appena li intravide all’ingresso dello studio televisivo.
– Ragazzi! Credo ci siano novità per voi. Vi vuole parlare il direttore Rossetti, mi ha dato incarico di portarvi subito da lui non appena arrivati…mi dispiace, mi sa che in previsione non c’è nulla di buono per questo colloquio.
– Non ti preoccupare – rispose a tono Walter – i miei nonni sono siciliani, e li si dice in questi casi: “chiu scuru ri mienzannuotti un pò fari” (n.d.a.: “più buio di mezzanotte non può fare”).
– E cosa vorrebbe dire?
– Che siamo già nel momento di massima oscurità, da questo momento in poi la situazione può solo migliorare.
– Mi sembra di capire che le cose già non vi vanno troppo bene.
– Appunto!!
Walter diede l’ultima risposta prendendo per il braccio Cinzia per condurla verso la stanza di Rossetti; la mossa rivelò con chiarezza il forte nervosismo di Mastrelli.
La sua compagna si sforzò di limitare la propria resistenza a quella costrizione nel tentativo di limitare e contenere quello straripamento di ira.
– Ma perché tanta fretta? Lascialo aspettare il “signor direttore”. Qualsiasi comunicazione debba darci non può di certo ignorare la nostra dignità.
– Hai ragione, scusami – rispose Walter rallentando l’andatura e lasciando scivolare la sua mano sul braccio di Cinzia, dopo aver mollato la presa – abbiamo tutto il tempo per andarlo a trovare, in fondo siamo arrivati ora.
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Andarono a prendere un caffè al bar aziendale, Cinzia fumò la sua immancabile sigaretta mattutina, Walter diede un’occhiata al Corriere della Sera, poi tornarono allo studio di registrazione del TG, lasciando sbigottito Pippo Bretoli che, relativamente all’incontro con la direzione, aveva consigliato invece la massima solerzia.
Infine, con comodo e notevolmente alleggeriti da stress ed ansia, tornarono sui loro passi iniziali e si diressero verso la stanza di Rossetti.
Il direttore non fece alcun cenno sul loro ritardo, anzi la sua espressione contrita diede a Walter e Cinzia un segnale di senso diametralmente opposto alla idea che si erano fatti sulle caratteristiche formali di quell’approccio.
Andò loro incontro non appena entrati nella sua stanza, e facendoli sedere sulle due poltroncine dinanzi la sua scrivania, si accomodò su una terza scomoda sedia dattilo che aveva tirato verso di sé dal fondo della stanza.
In pratica si accomodarono tutti insieme oltre la scrivania dirigenziale, concedendo al colloquio caratteristiche di informalità e grande confidenza.
Walter pensò: “ma guarda questo figlio di sua madre come mi sta servendo la cicuta”
– Ragazzi perdonatemi. So che sto interrompendo il vostro lavoro, ma ho necessità di comunicarvi una decisione del Consiglio di Amministrazione di YouGlobe che purtroppo vi riguarda direttamente. Sarete già al corrente della richiesta avanzata dal vostro collega Franco Sereni, vero?
– Certamente – sbofonchiò Walter a denti stretti.
– Purtroppo le regole gli danno pienamente ragione. L’omicidio iniziale di Magnusson e quello recentissimo di Ester Serrano fanno passare le competenze dell’evento alla testata “TG black”, sia per quanto riguarda il trattamento, sia per i relativi approfondimenti giornalistici .
– Ok, ce l’aspettavamo. – Walter si alzò dalla sedia ed allungò la mano per salutare Rossetti – Gli porga i nostri auguri per la sua nuova trasmissione…e..
– No, no!! Walter, non è stato deciso il passaggio in toto del programma da una testata all’altra…..io non avrei mai accettato una simile porcheria.
Walter, un po’ sorpreso, tornò a sedersi accogliendo un esplicito gesto al riguardo inoltratogli con la mano dal direttore che era rimasto seduto.
– Il progetto del “Mistero della Chimera” è tutto nostro…anzi vostro, per dirla tutta. Privarci di un “gioiellino” che tira tanta audience sarebbe stata una vera follia da parte del TG white.
Il Consiglio di Amministrazione ha stabilito, in base ad una mia specifica proposta ma, devo riconoscere con il pieno consenso di Franco Sereni e del TG black, che presenterete tutti e tre il programma, che le pertinenze investigative passeranno all’altra testata che metterà a disposizione tutto il suo personale specializzato, e che la titolarità delle trasmissioni sarà condivisa fra le due testate.
– Ma così cambierà ben poco, specialmente per noi due – osservò Cinzia.
– Appunto! Mi dispiace che dovrete condividere l’attività con Franco Sereni, ma tutto sommato è una persona preparata, e soprattutto lavora con uno staff di grande esperienza nel settore delle inchieste. D’altra parte, con tutti i fatti di cronaca nera con cui hanno a che fare ogni giorno ‘sti ragazzi e con tutta la concorrenza delle altre reti, se non avessero capacità investigative potrebbero chiudere.
Il commiato di Walter e Cinzia da Rossetti fu tutto in chiave di cordialità, esattamente all’opposto dell’approccio iniziale. Non avevano previsto, neppure lontanamente, che i vertici di YouGlobe potessero intervenire in modo tanto magnanimo e salomonico nei loro confronti; anche la disponibilità di Sereni di collaborare, rinunciando a sostituirsi ai conduttori precedenti, li aveva colti di sorpresa.
Non tutto il male viene per nuocere. Avrebbero avuto il sostegno di un ulteriore conduttore e di una equipe di investigatori specializzati, alcuni provenienti dalla RAI, ex-collaboratori del format “Chi l’ha visto”, mentre la mia regia veniva confermata anche con il nuovo intervento in partner-ship della testata TG black.
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