• La gogna mediatica no

    Mi sono sempre schierato a favore dei servizi televisivi di Stefania Petix su “Striscia la Notizia“, ma stavolta non sono assolutamente d’accordo con le sue performance più recenti che riguardano la lingua inglese.   Ho sempre evidenziato il ridicolo e smodato utilizzo di troppi inutili termini inglesi, specialmente nel mondo del lavoro, che hanno precisi omologhi…

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  • Tele Merdaccia

    No, non è casuale. Le tv puntano esclusivamente all’audience, fatta esclusione per Rai3, che ancora produce cultura, e alcune reti satellitari a tema documentaristico (History, National Geographic, Focus ecc.). Tutte le reti televisive ormai cercano solo il massimo della visibilità popolare, quindi è proprio la scadente qualità della platea che spinge i responsabili dei palinsesti a imbottire i programmi di roba tanto…

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  • Viralità globale

    Una delle conseguenze della maledetta globalizzazione, che sta avvelenando la vita a gran parte dell’umanità, è l’agevole diffusione nell’intero pianeta di qualsivoglia problematica si possa sviluppare in un singolo lontano paese. Fenomeni come quello attuale del coronavirus cinese o della solita influenza annuale sono conseguenze della globalizzazione, che impone enormi movimenti di merci così come continui e massicci spostamenti di viaggiatori da e per tutte…

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  • Chi sbaglia è pagato, e pure bene

    Una volta, tanto tempo fa, si diceva: CHI SBAGLIA PAGA. Oggi non è più così, anzi vale esattamente l’opposto: certi amministratori, ceo, manager (nel tempo hanno nascosto il loro reale cambiamento di ruolo dietro stupide sostituzioni di nomenclature) sono “profumatamente” pagati proprio per “sbagliare” e condurre al tracollo o alla lenta sparizione le stesse aziende da loro amministrate, magari…

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  • La società competitiva è schizoide e infelice

    La nostra società è vittima sacrificale di un modello di vita che è stato imposto dal capitalismo sfrenato che caratterizza l’era moderna. La principale strategia adottata è stata quella di legare la felicità al possesso di beni materiali, non è da meno però anche la tattica meno appariscente che vuole far corrispondere il massimo delle gratificazioni personali…

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  • Le zecche di Stato

    Per aprire un negozio in questa folle Italia del terzo millennio occorre affrontare un vero e proprio calvario: servono addirittura ben 65 autorizzazioni. Lo conferma un articolo del 24 novembre u.s. del quotidiano on line “ilmattino.it” (cliccate qui per leggerlo). E poi, come se non bastasse, subito dopo si presentano perodicamente: i vigili urbani, la guardia di finanza, l’agenzia delle entrate, la siae (se…

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  • Informicidi: la verità violentata dai media scorretti

    Il mondo intero si è ribellato alle fake news che hanno inquinato l’informazione e l’opinione pubblica in questi ultimi tempi.Ma non risultano meno infestanti delle celebri bufale certi atteggiamenti della carta stampata, delle tv pubbliche o private, e dei giornali on line che, per ottenere maggiore audience, distorcono l’informazione fino ad alterarne la corretta percezione…

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  • Occorrerebbe una legge per impedire le delocalizzazioni

    Deitalianizzare, l’hanno già fatto centinaia di aziende nel recente passato, fra tutte quella che ha fatto maggiore scandalo è stata la Fiat che Marchionne volle a tutti i costi (costi pagati dai lavoratori ovviamente) delocalizzare fuori dal nostro Paese. Oggi sembra farsi avanti in tal senso anche Unicredit, azienda di credito ITALIANA di respiro internazionale, fra le più importanti in Europa….

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  • Che bravo quell’asino! Lo ha detto la tv

    La società ha accettato passivamente il concetto (gravissimo) che qualità e talento di un personaggio qualunque vengano decisi autonomamente dai media e dalle aziende che producono spettacolo e intrattenimento (come le case discografiche). Oggi anche un pezzo di legno, senza neppure essere Pinocchio, diventa facilmente “il cantante del momento“, già un asino ragliante avrebbe magari maggiori meriti per essere popolare,…

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