La gogna mediatica no

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Mi sono sempre schierato a favore dei servizi televisivi di Stefania Petix su “Striscia la Notizia“, ma stavolta non sono assolutamente d’accordo con le sue performance più recenti che riguardano la lingua inglese.
 
Ho sempre evidenziato il ridicolo e smodato utilizzo di troppi inutili termini inglesi, specialmente nel mondo del lavoro, che hanno precisi omologhi nella lingua italiana: perché dunque non utilizzare le parole italiane e sciorinare con pervicacia i termini inglesi massacrando la nostra amata madre lingua?
 
Faccio un solo esempio (ma ce ne sono migliaia) per non risultare ripetitivo o ridondante: da un anno a questa parte imperversa in Italia la stupida moda che “impone” l’etichetta “sold-out” quando sono finiti i biglietti per un determinato evento. Oddìo che ci sia ancora un italiano che continui a usare il termine “esaurito” adottato per diversi secoli nel Bel Paese!
 
Ritengo che sia questo il casus belli; la Petix invece, forse senza rendersene conto, va molto oltre con le sue interviste e finisce col mettere in difficoltà i suoi intervistati proprio su quelle parole inglesi che loro NON USANO IN QUANTO NON CONOSCONO.
 
Sembra alquanto contradditorio che, per criticare i giovani che si ostinano a utilizzare inutilmente termini appartenenti ad altre culture, si denigrino cittadini, spesso anche anziani, che non conoscendone il significato non le adottano minimamente nel loro linguaggio PROPRIO COME SI DOVREBBE FARE CORRETTAMENTE MANTENENDO L’USO DELLA MADRE LINGUA.
 
Spesso le interviste fatte per strada puntano solo a fare spettacolo piuttosto che a risolvere le problematiche in argomento. C’è a Palermo, per esempio, uno pseudo-regista che da trent’anni si sollazza a bullizzare davanti la sua telecamera (perché di questo si tratta), una serie infinita di personaggi di basso profilo intellettuale, spesso analfabeti o perfino mentalmente compromessi, per metterli alla berlina di fronte al pubblico e farne oggetto di gogna e sollazzo per certa gente che non si rende conto di quanto indegno sia questo genere d’intrattenimento.
 
La Petix non è mai stata a questo infimo livello, anzi si è sempre contraddistinta per un’ironia sottile e corretta, stavolta è scaduta un po’ in fatto di stile … speriamo che se ne renda conto e corregga il tiro.
 
Nel frattempo condivido un articolo de “inuovivespri.it” che mi sembra alquanto esplicativo in tal senso, cliccate qui per leggerlo.
Sergio Figuccia

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