I segreti di Minkileaks (ovvero I segreti di Pulcinella)

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L’ultimo degli scandali mondiali è partito dal web, da un sito che vanta la diffusione di  notizie segrete rubacchiate qua e là dai data base informatici di alcuni dei più importanti governi del pianeta. Wikileaks e il suo “profeta” Julian Assange sono così assurti a fama globale, a vendicatori dei nostri tempi con la capacità di smascherare inganni e rivelare menzogne ai danni del popolo.

 
Ma in fondo cos’ha scoperto Wikileaks? Ebbene ha scoperto: l’acqua calda, la carta vetrata liscia, la spazzola per i calvi ecc. ecc., tutte banalità insomma, tutta roba saputa e risaputa.
Infatti, chi si meraviglia più dei festini di palazzo con le prostitute (escort è un sinonimo), delle “coltellate” che i vari governati del mondo si tirano fra loro sulle rispettive spalle, delle maldicenze fra first-lady, degli accordi fra Stati che poi risultano concedere benefici personali anche a chi li sottoscrive, del Vaticano che si presenta antiquato e non al corrente con i tempi?
Sono proprio i segreti della .. minkileaks, che prima dell’avvento dell’informatica e del signor Assange venivano chiamati i segreti di Pulcinella.
Molti hacker , o cracker come più correttamente vengono chiamati, si sono schierati in favore di Assange, sfilando per le strade in molte parti del mondo indossando la maschera del protagonista del film “V per Vendetta” (come si vede nella foto più in alto) ritenendo forse il loro idolo un novello eroe impegnato nella lotta contro il potere, proprio come nel film.
Ma, considerando che le “scoperte” di Wikileaks si sono rivelate informazioni più simili al gossip nostrano che non ad auspicati colpi da knock-out per il potere oppressivo, proporrei agli hacker di mostrarsi con la più corretta maschera di Pulcinella.
D’altra parte anche la nostrana maschera teatrale è conosciuta  nel mondo per la sua ironia contro i potenti e per il suo ingegno nello svelare retroscena e situazioni scottanti, per quanto possano risultare in fondo delle grandi ovvietà.
Proporrei piuttosto a Wikileaks, se realmente vuole apparire un paladino del popolo, tenuto troppo spesso all’oscuro “per ragion di Stato”, di indagare fra le cartacce informatiche della Nato e quelle dei Governi Francese, Italiano, e Statunitense per fornirci notizie su chi ha premuto quel dannato tasto che ha fatto esplodere l’aereo caduto ad Ustica nel 1980, o di farci sapere se è ancora vivo Bin Laden , di svelarci chi c’è veramente dietro l’attacco alle Twin Towers del 2001, se la “teoria del complotto” è veramente una bufala o una verità nascosta, di consegnarci chi ha compiuto le stragi di Bologna, di Piazza Fontana, di Piazza della Loggia ecc. ecc., tutta roba quasi certamente presente nei cassetti dei Palazzi del potere e quindi anche negli archivi informatici.
Queste sì potrebbero risultare notizie interessanti e veri scoop per Wikileaks!!
Sergio Figuccia

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